Diverse le misure messe in campo dall’Ue per arrivare alla carbon neutrality nel 2050
A metà 2020, il Parlamento europeo ha adottato il regolamento sulla tassonomia, che mira a creare il più grande sistema di classificazione di tutte le attività economiche sostenibili in Europa. Un obiettivo ambizioso che tocca tutti gli ambiti e i settori produttivi dei Paesi europei, non da ultimo quello delle costruzioni, e il cui scopo è rivoluzionare il sistema economico del Vecchio Continente traghettandolo verso un’economia circolare, anche attraverso la promozione di investimenti e progetti sostenibili. Un tassello importante nell’ambito del Green Deal europeo, finalizzato al raggiungimento della neutralità climatica nel 2050.
Nel regolamento, chiamato anche “elenco green”, sarà stilata una classificazione delle attività economiche più sostenibili, che saranno premiate con un maggiore accesso al credito, e allo stesso tempo creando maggiore sicurezza per gli investitori, proteggendo da eventuali manovre di green washing e, attraverso l’implementazione di uno strumento digitale, aiutando le aziende a pianificare la transizione.
Sei gli obiettivi strategici di questa normativa europea, che vanno dalla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico alla prevenzione dell’inquinamento, fino all’uso sostenibile delle risorse naturali e alla protezione di ecosistemi e biodiversità, oltre a favorire la transizione verso un’economia circolare. La tassonomia rappresenterà anche un importante strumento per le banche, che dovranno tenere conto, nelle loro valutazioni, anche dei criteri ESG per l’elargizione dei finanziamenti.
Ma cosa cambierà, quindi, per l’ambiente del costruito? Secondo i dati dell’Unione, il 75% degli edifici in Europa (su un totale di 220 milioni di unità) non sono efficienti dal punto di vista energetico, sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni, e solo l’1% di questi è sottoposto a interventi di riqualificazione ogni anno. Senza contare i 34 milioni di europei che soffrono di “povertà energetica”, cioè non sono in grado di riscaldare adeguatamente le proprie case.
Quale transizione è necessaria? Cambierà molto, visto che il regolamento della tassonomia per il settore delle costruzioni è già stata adottato, e contiene tutti i requisiti necessari per riconoscere qualsiasi edificio come “sostenibile”. Il regolamento si inserisce nel più ampio piano denominato “Renovation Wave”, volto a rinnovare e riqualificare il patrimonio pubblico edilizio dei 22 Paesi membri entro il 2030, promuovendo interventi di edilizia sostenibile e facendo da volano per la ripresa economica del Continente dopo la pandemia da Coronavirus, attraverso la creazione di 160mila posti di lavoro in più nel settore in 10 anni. Una vera rivoluzione green che punta a rendere l’Europa più vivibile, pulita ed ecologica.
Per approfondimenti:
https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/renovation_wave_strategy_-_annex.pdf
https://ec.europa.eu/energy/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/renovation-wave_en